23.3.10
21.3.10
http://www.art-dept.com/illustration/watkins/
http://www.partfaliaz.com/wp-content/uploads/2009/01/art-department.jpg
16.3.10
TYPO
Aupustea: carattere disegnato da Butti e Novarese; realizzato dalla Nebiolo nel 1951. Caratteristiche: M con aste eterne divaricate e vertici superiori senza terminali; vertice mediano della W senza terminali
Baskerville: Carattere tratto dai punzoni originali di John Baskerville da Birmingham, pervenuto attraverso le fonderie francesi. Una parte dei punzoni originali è conservata all'università di Cambridge. Caratteristiche: in qualche serie la gamba della R è ricurva (ti.
Bell: carattere inciso da Richard Austin per la Bell's british foundry, realizzato dalla bell & stephenson nel 1788. Adeattato dalla Monotype nel 1931-32. Caratteristiche: alcune lettere hanno due forme diverse: la J ad esempio termina sull'allineamento mediano.
Bembo: carattere inciso da francesco Griffo per Aldo Manuzio ed utilizzato per la prima volta nella pubblicazione del "De Aetna" del cardinale bembo. Il carattere utilizzato nel '900 venne adatatto dalla Enschedè e dalla Monotyipe nel 1929. Caratteristiche. Maiu.
Bodoni: Carattere disegnato da Giambattista Bodoni. Le versioni mderne di tale carattere son state realizzate da parecchie case. Bauer 1926; Bertholdm Enschedè, Genzsch, Haas, Intertype, Linotype, monotipe, Nebiolo, Caratteristiche: modulazioni del carattere per.
Cancelleresca bastarda: Carattere disegnato da Jan Van Krimpen, si richiama alle scritture umanistiche a penna, realizzato dalla Enschedè nel 1934. Caratteristiche: modulazioni accentuate nella maggior parte delle lettere maiusole e minuscole, ascendenti e discendenti molto slan.
Caslon old face: carattere disegnato nel 1725 da William Clason ispirandosi ai caratteri olandesi della fine del XVII secolo, Numerose sono le varianti apportate dalle case tipografiche del XX secolo. Le caratteristiche del carattere originario, le cui matrici esistono an.
Civiltè: carattere inciso nel 1557 da Robert Granjon a Lione, realizzato nel XX secolo dalla Enschendè. Caratteristiche: stile di derivazione della scrittura a penna d'oca. Lettere verticali e maiuscole molto ornate con inclinazione a sinistra..
Cooper (black, old style, hilite): carattere disegnato da Oswald B. Cooper; realizzato dalla Barnhart Bros & Spindler nel 1919-24. Caratteristiche: la coda della Q è ampia, la gamba della R è ricurva verso l'alto, l'arco della "j" termina a goccia, le discendenti delle minuscole sono corte.
Didot: carattere inciso nel 1784 da firmin Didot. La versione utilizzata nel XX secolo è stata adattata dalla Deberny & Peignot , che possiede i punzoni originali. Caratteristiche: H ed M più strette delle altre maiuscole, gamba della R verticale, le lettere "v2.
Elzevir: carattere disegnato nel 1858 da Theophile Beaudoire e riadattato nel XX secolo dalla Monotype. Caratteristiche: lettere strette, ascendenti e divaricanti cortem aste esterne della M divaricate, gamba della R rastremata, gancio della "g" appiattito..
Estienne: Carattere disegnato da G.w. Jones, trae il suo nome dai tipografi parigini del XVI secolo, realizzato dalla Linotype. Caratteristiche: R rastremata e discendente, "g" con ampio occhiello.
Felix: carattere disegnato nel 1463 da Felice feliciano di Verona e realizzato dalla Monotype, il disegno del carattere originario è conservato nei codici della Biblioteca vaticana. Caratteristiche: carattere contenente la solo serie dell'alfabeto maiuscolo. Le.
Fell roman: carattere realizzato dalla Oxford university press. Tale carattere acquistato dal tipografo olandese Jhon Fell nel 1672 è di derivazione francese..
Fleischman: carattere inciso dal tedesco J.M. Fleischman vissuto nel XVII secolo e fonditore di numerose serie di caratteri per le fonderie olandesi. La versione riadattata del XX secolo0 è a cura di Georg Belwe e realizzata dalla Wagner nel 1927. Caratteristiche: le.
Fournier: carattere disegnato dal fonditore P.S.Fournier. È il primo carattere che abbandona il romano antico. Vcaratteristiche. Lettere alte e strette, gamba della R. cirva e rastremata, z che termina a svollazzo..
Futura: carattere disegnato da Paul Renner e realizzato dalla bauer nel 1927-30. Caratteristiche: uno dei lineari più diffusi in Germania; si ispira ai disegni del principio XIX secolo; aste esterne della M divaricate, la coda della Q è costituita da un piccolo t.
Garamond: carattere disegnato da Claude garamond ispiratosi alle lettere di Aldo Manuzio. Usato per la prima volta nel 1532. Sono numerose le versioni realizzate ed adattate del XX secolo. Caratteristiche: Q con coda a svolazzo, "g" con occhiello piccolo , "e" con.
Golden type: carattere disegnato da William Moris. Usato per la prima volta nel 1892. Caratteristiche. Si ispira ai caratteri usati a Venezia nel XV secolo, particolarmente simile ai caratteri di Nicolò Jenson..
Granjon: prende il nome da Robert granjon, riadattato e ridisegnato da George W. Jonees; realizzato salla Linotype (London) nel 1928-31. Caratteristiche: Occhiello della P aperto, terminale orizzontale al piede della gamba della R, occhiello della g piccolo..
Grasset: carattere disegnato da Eugene Grasset e realizzato dai fonditori Deberny & Peignot nel 1898. Caratteristiche. Stile desunto dal calligrafico..
Grotesque: carattere realizzato dalla stephenson Blake e dalla monotype. Di solito si indicano come grotteschi gli alfabeti lienari del 19° secolo. Caratteristiche: maiuscole di uguale lunghezza, G con sperone..
Helvetica: carattere disegnato da M. Miedinger e realizzato dalla Haas nel 1957. Caratteristiche: si ispira ai disegni del XIX secolo. Coda della Q a forma di tratto rettilineo obliquo.
Inkunabula: carattere disegnato da Raffaello Bertieri, ispirato dal carattere veneziano di Erhard Ratdolt del 1476. Caratteristiche: modulazione disposta in Basso ed inclinata a sinistra nella G e nella O, occhiello della "e" chiuso da un tratto leggermente inclinato.
Janson: Carattere che prende il nome dall'incisiore olandese Anton Janson, anche se realizzato dall'ungherese N. Kis ad Amsterdam nel 1690. Riadattato nel XX secolo dalla Lanston Monotype. Caratteristiche: M stretta. Asta obliqua grossa della N sporgente sull'ast.
Locarno: carattere disegnato da Rudolph Koch e realizzato dalla Klingspor nel 1922 in occasione della Conferenza di "Locarno". Caratteristiche: Aste verticali rastremate verso il basso, C,G,O e Q di forma rotonda ampia. B,E, F, P, R,S e T strette. Aste esterne del.
Melior: carattere disegnato da herman Zapf. Caratteristiche: ascendenti e discendenti corte, "e" e "c" di forma piuttosto angolare ad imitazione dei caratteri del XIX secolo. Le lettere del corsivo hanno forma uguale a quello tondo ad eccezione della "a".
Naudin: carattere disegnato da Bernard Naudin e realizzato dalla Dberny & Peignot dal 1911 al 1924. Caratteristiche: aste verticali delle maiuscole ingrossate nella parte centrale, braccio della L molto lungo; trasversale spezzata della M manca il corsivo..
Optima: Carattere disegnato da H. Zapf, realizzato dalla linotype di Francoforte nel 1960. Caratteristiche: carattere lineare con affinità con i modelli calligrafici. Aste che si ingrossano verso le estremità..
Oxford: carattere disegnato da james Ronaldson, impiegato per la prima volta nel 1812 dalla tipografia Binny e Ronaldson di Philadelphia. Si ispira ai caratteri Didot (vedi Voce).
Pastonchi: Carattere disegnato da F. Pastonchi ed E. Cotti; realizzato dalla monotype Corporation nel 1927. Caratteristiche: somiglianze con "l'inkunabula" (vedi voce). Maiuscole larghe, particolarmente H ed M; terminale al piede della "b", "k" a svolazzo. Corsivo p.
Perpetua: il carattere tondo più famoso disegnato da Eric Gill, realizzato ed adattato dalla Monotype Corporation nel 1925. Caratteristiche: modulazione stile romano antico. Apice della A smussati, aste esterne della M leggermente divaricate, due forme della R e de.
Plantin: carattere disegnato da f.h. Pierpoint per la Monotype Corporation tratto da un carattere fuso dal Plantin nel 1570. Caratteristiche: occhio mediano ampio in confronto al corpo delle lettere, uno dei primi tentativi di disegnare caratteri che consentano d.
Subiaco: Carattere ispirato al primo tondo usato in Italia nel 1464. I punzoni vennero incisi da E.P. Prince e realizzati dalla Ashendene Press nel 1902. Caratteristiche: nero con terminali piccoli. Maiuscole di fprma più semplice di quelle dei primi tondi e di di.
Tallone: carattere disegnato da Alberto Tallone nel 1952. Caratteristiche: tono uniforme e terminali piccoli, terminali divaricati nei bracci della T, "b" senza terminale superiore; la "g" ha il gancio aperto e di stile calligrafico..
Times new Roman: Carattere disegnato nel 1931 per il quotidiano "the times" a cura di stanley Morison..
Van Dijck Roman: carattere disegnato da jan van Krimpen ispirato dal tondo del punzonista olandese del XVII secolo Cristoffel van dick. Caratteristiche: molto simile al caslon (vedi voce).
Weiss Roman: carattere disegnato da emil Rudolf Weiss e realizzato dalla bauer nel 1926, caratteristiche: terminali molto piccoli, discendenti corte, alcune maiuscole strette..
Windsor: carattere realizzato dalla stephenson blacke nel 1905. Caratteristica: numerose maiuscole e minuscole di forma non comune..
13.3.10
10.3.10
5.3.10
4.3.10
3.3.10
02.03.2010 ROBERTO SIMONETTI
http://www.edwardhopper.it/
Nato nel 1882 e cresciuto a Nyack una piccola cittadina nello Stato di New York, Edward Hopper studia per un breve periodo illustrazione e poi pittura alla New York School of Art con i leggendari maestri William Merritt Chase e Robert Henri. Si reca in Europa tre volte (dal 1906 al 1907, nel 1909 e nel 1910) e soprattutto le esperienze parigine lasciano in lui un segno indelebile, alimentando quel sentimento francofilo che non lo avrebbe mai abbandonato, anche dopo essersi stabilito definitivamente a New York, dal 1913. Alto un metro e novanta, nonostante la forte presenza fisica, era famoso per la sua reticenza, scriveva o parlava pochissimo del suo lavoro. Scomparso all’età di ottantaquattro anni, la sua arte gode della stima della critica e del pubblico nel corso di tutta la carriera, nonostante il successo dei nuovi movimenti d’avanguardia, dal Surrealismo all’Espressionismo astratto, alla Pop art. Nel 1948 la rivista “Look” lo nomina uno dei migliori pittori americani; nel 1950 il Whitney Museum organizza un’importante retrospettiva su di lui e nel 1956 il “Time” gli dedica la copertina. Nel 1967, l’anno della sua morte, rappresenta gli Stati Uniti alla prestigiosa Bienal di São Paulo. Da allora, l’opera di Hopper è stata celebrata in diverse mostre e ha ispirato innumerevoli pittori, poeti e registi. Eloquente il tributo del grande John Updike che in un saggio del 1995, definisce i suoi quadri “calmi, silenti, stoici, luminosi, classici”.
Subscribe to:
Posts (Atom)